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  1. Yōkai, i mostri giapponesi: Kappa

    Tags
    Mitologia
    Yōkai
    By Yui il 19 Oct. 2019
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    Kappa
    Hai letto il manga Nurarihyon no Mago (tradotto in italiano come I signori dei mostri) o hai visto il suo anime? Se sì, avrai già una prima impressione sugli yōkai, mostri del folklore giapponese, e avrai già incontrato almeno un kappa. Sì, sto proprio parlando di uno dei guardiani di Rikuo, che indossa un abito ninja e adora i cetrioli! Ok, difficilmente nella mitologia giapponese incontreremo un kappa vestito da ninja ma, per il resto, ritengo che questo personaggio riprenda alla grande le caratteristiche descritte nei miti... beh, per quanto sia possibile in uno shōnen manga.

    Se vogliamo essere precisi, il kappa della mitologia ha sicuramente tratti meno umani rispetto a quello che incontriamo in Nurarihyon no Mago:

    Kappa



    Creatura umanoide, ha le dimensioni di un bambino ma il suo corpo è solitamente descritto come più simile a quello delle scimmie o delle rane che a quello degli esseri umani. Alcune fonti dicono che la sua faccia ha tratti gorilleschi, altre che possiede un becco simile a quello delle tartarughe. Generalmente è dotato di uno spesso guscio simile a quello di una tartaruga e di una pelle scagliosa che va dal verde, al giallo o al blu. La sua caratteristica principale è comunque la depressione piena d'acqua in cima alla testa: cavità circondata da ispidi e corti capelli.

    CITAZIONE
    [...] stando ad una storia che circola ad Oita, sembra che una mano emergesse nelle vicinanze di una grossa roccia del fiume e tirasse la coda di buoi e cavalli in procinto di guadarlo. Il conducente assoldato dagli agricoltori locali la afferrò, tirandola con forza, ma dopo un ultimo deciso strattone si trovò a stringere un braccio intero.

    Quella notte gli apparve in sogno il kappa, che si scusò per lo scherzo al fiume e supplicò l'uomo di restituirgli il braccio. In cambio gli avrebbe lasciato del pesce fresco sulla sommità della roccia. Il mattino seguente l'uomo, mosso a compassione dal sogno, si recò alla roccia, trovandovi sopra un sacco di pesce. Fu da allora che la pietra venne chiamata kappaishi (roccia del kappa).

    Questo brano, tratto dall'Enciclopedia degli spiriti giapponesi di Shigeru Mizuki, mostra perfettamente il carattere malizioso e combinaguai del kappa. I suoi scherzi, infatti, vanno dal relativamente innocente, come rumorose flatulenze o guardare sotto al kimono delle donne, fino ai più problematici, come rubare il raccolto, rapire bambini o stuprare donne.

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    Last Post by Yui il 19 Oct. 2019
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